Come posare le piastrelle sulle pareti

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Applicare le piastrelle su una parete con intonaco regolare e ben livellato, non è affatto difficile: basta lavorare con calma e adottare piccoli accorgimenti che facilitano la precisione

Se piastrelliamo a tutt’altezza, possiamo iniziare tranquillamente dal basso, riservandoci di tagliare le ceramiche dell’ultimo corso in corrispondenza del soffitto.
Se vogliamo interrompere il rivestimento a un certo livello e non siamo vincolati a riferimenti ben precisi, possiamo procedere allo stesso modo, lasciando l’ultima fila intera.
Ma se, invece, siamo costretti a rispettare una linea ben precisa, dobbiamo partire con la posa da lì, perché l’ultima fila in alto tagliata starebbe proprio male.

Una volta affondata nell’adesivo, la piastrella resta al suo posto anche se la colla è ancora fresca, al massimo può tendere a scendere un pelo verso il basso sotto il suo stesso peso. Quando si posa procedendo da sotto in su, questo fatto non crea alcun inconveniente e semmai facilita una disposizione regolare, invece nell’applicazione dall’alto in basso può costringere a rallentare il lavoro, a tenere premuto ogni elemento per un tempo più lungo e a riassestare ogni fila prima di passare alla successiva.
Per rispettare la verticalità e l’orizzontalità della posa, in genere basta utilizzare, come riferimenti, le linee di demarcazione del pavimento e delle pareti adiacenti, che senz’altro sono in bolla. Ma quando si parte da un livello nel mezzo della parete, è indispensabile marcare dei riferimenti a inizio lavoro e controllare prima del secondo corso.
Se il pavimento non è stato ancora rivestito e le piastrelle scelte hanno un disegno che ne mette in evidenza i bordi, la prima riga in basso va sistemata ad almeno 10 mm di distanza dalla linea di demarcazione, per evitare che poi resti in parte coperta.
In tal caso, per facilitare la posa e mantenere il riferimento orizzontale offerto dal pavimento ancora nudo, basta rialzare ogni pezzo con tacchetti distanziali di spessore omogeneo.

Stendere la colla per incollare le piastrelle

L’adesivo va steso con la spatola dentata su una superficie abbastanza ridotta da poterla rivestire in un quarto d’ora.

Le piastrelle si appoggiano con il bordo sulla fila inferiore e si abbattono poi contro la parete. Se le piastrelle sono da tagliare possiamo utilizzare il tagliapiastrelle, che permette di incidere la superficie smaltata con una linea retta perfetta, e di staccare poi il pezzo di netto.

Infine il riempifughe va steso passando in diagonale su tutta la superficie; l’eccesso si rimuove prima che sia secco con una spugna.

I distanziali per le fughe

Per posare piastrelle con assoluta regolarità e per praticare aperture diverse utilizziamo gli appositi accessori

Nate probabilmente per permettere di ottenere fughe regolari piuttosto ampie tra piastrelle grosse per pavimento, le crocette guidaposa sono disponibili anche in formati molto piccoli, adatti per distanziare i pezzi anche di un solo millimetro.
A rigore, i distanziali non sono affatto indispensabili, ma facilitano la regolarità della posa a chi non si è ancora fatto la mano né l’occhio. Scegliendo di usarli, non se ne può mettere uno ogni tanto, ma bisogna inserire sistematicamente una crocetta in tutti gli angoli, quindi ne occorre un gran numero, quasi il quadruplo di quello delle piastrelle. In corrispondenza del pavimento e degli angoli, una gamba della crocetta è di troppo e serve invece una T. I distanziali vanno messi affondandoli nel letto di colla e accostandoli bene alla piastrella appena posata, altrimenti sono del tutto inutili. A lavoro ultimato, provvederà il riempifughe a coprire i distanziali, lasciando in vista solo un reticolo perfettamente regolare.

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