Pittura su vetro | Come dipingere su vetro

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La tecnica della pittura su vetro richiede l’uso di materiali specifici e permette di ottenere affascinanti trasparenze colorate

La pittura su vetro è a torto considerata un’arte minore o un semplice artigianato. Alla creazione di vetrate artistiche hanno dato il loro contributo artisti come Dürer e Hans Holbein nel Rinascimento, più recentemente Marc Chagall e Matisse. Il fascino di quest’arte sta nel gioco di trasparenze colorate, in cui le tinte vengono esaltate dalla lu­ce che le attraversa e ne cambia la tonalità secondo le ore del giorno.
Se è vero che la pittura su vetro si usa soprattutto per finestre, decorate interamente come quelle delle cattedrali gotiche o con figure isolate come nello stile Liberty, è anche vero che bellissi­mi risultati, più alla portata di chi fa da sé, si ottengono decorando vasi, bicchieri, brocche.

Materiali occorrenti

Nei colorifici e nei reparti specializzati dei negozi per il fai da te oggi esiste una vasta gamma di colori specifici per la pittura su vetro (o su lastre sintetiche), sia con solvente a base sintetica sia ad acqua, sia, per effetti speciali, in gel.
Oltre ai colori, che possono essere trasparenti o opachi e sempre miscelabili fra loro, per la pittura su vetro ci sono anche tubetti di mastice con cui delimitare le campiture di colore imitando le vetrate a piombo, diluenti per alleggerire le to­nalità, verghe e listelli di piombo autoadesivo, detergenti che sgras­sano le superfici da dipingere garantendo il perfetto ancoraggio dei colori.

Tecniche

Per applicare gli smalti si usano pennelli molto morbidi e a pianta fine (i più adatti sono quelli di martora, che raccolgono e trattengono bene tanto le vernici a solvente quanto quelle ad acqua, riducendo il pe­ricolo di sgocciolature) e si stendono in strati sottili, uniformi (do­po averci preso la mano).
Alcuni tipi possono anche essere fissati col calore: dopo uno o due giorni dall’applicazione, secondo lo spessore e la temperatura ambiente, i vetri dipinti si mettono in forno sui 200°C per una ventina di minuti. I colori così fissati resistono anche alla lavastoviglie.

Alcune vernici ad acqua possono essere applicate per immersione del pezzo dentro una bacinella dopo aver colato gocce di colore sulla superficie dell’acqua. Le gocce possono essere lasciate espandersi uniformemente o mescolate con uno stec­chino per ottenere effetti marmorizzati.
A chi comicia è opportuno ricordare di partire con disegni molto semplici, con contorni ben definiti e campiture uniformi. L’effetto colore è diverso se lo si guarda col vetro poggiato sulla carta o in trasparenza: fino a che non ci si è impratichiti conviene sempre tenere a portata di mano scarti di vetro con cui controllare in trasparenza il colore applicato. L’ultima raccomandazione è quella di stendere prima i colori chiari e via via quelli più scuri.

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