I materiali e le tecniche consentono di ripristinare i radiatori per ottenere risultati ottimi e duraturi
I radiatori accumulano polvere in tutte le fessure. In più, con il tempo, la vernice inizia a ingiallire e scrostarsi, e nell’insieme assumono un aspetto davvero trascurato; così, se con l’arrivo della bella stagione e la chiusura degli impianti di riscaldamento ci dedichiamo alle classiche pulizie di primavera scopriamo che, anche dopo aver strofinato a lungo e passato le spazzole in ogni fessura, non siamo proprio soddisfatti del risultato: ci sarebbe bisogno, quantomeno, di una buona riverniciatura.
Oggi, per nostra fortuna, sono disponibili in commercio, a prezzi ragionevoli, sistemi di verniciatura e smalti innovativi che hanno il pregio di minimizzare le difficoltà.
Certo, la soluzione radicale rimane sempre quella di smontare gli elementi con l’aiuto di un idraulico, e verniciarli a spruzzo in luogo aperto: è consigliabile soprattutto se sono molto vecchi, se si vuole pulirli anche all’interno, se si devono usare vernici speciali anticorrosione o se si è in fase di rinnovamento totale dell’abitazione.
Ma senza arrivare a condizioni così estreme, possiamo limitarci a una verniciatura “sul posto”, con l’aiuto di appositi pennelli che arrivano dappertutto; quanto alla vernice, la soluzione veramente ideale sono gli smalti ad acqua: oggi sono molto diffusi, disponibili in una vasta gamma di tinte e per ogni esigenza; ne esistono proprio di appositi per termosifoni, applicabili su tutti i supporti (ghisa, ferro o alluminio).
I vantaggi dello smalto ad acqua sono enormi: inodore e atossico, perché privo di solventi, può essere applicato in ambienti chiusi; si rimuove dal pennello semplicemente sciacquandolo subito.
È piuttosto denso, va diluito leggermente, e comunque non tende molto ai ricoli; con la lenta evaporazione della acqua polimerizza formando uno strato uniforme.