Il soppalco è ottimo per creare spazio dove è necessario, senza sacrificare comodità ed estetica
La creazione di un soppalco che, almeno formalmente, sia sempre smontabile è l’unica possibilità di aumentare la superficie abitativa di una casa senza bisogno di licenza e senza variazioni di rendita catastale, aggirando le norme e i vincoli costruttivi.
Un soppalco può essere installato in qualsiasi locale che sia abbastanza alto da poterlo dividere orizzontalmente, lasciandovi sotto lo spazio per stare in piedi e sopra quello per stare almeno seduti senza sbattere la testa nel soffitto.
Dato che ogni casa ed ogni famiglia presentano problemi diversi ed altrettanto diverse possibilità di soluzione, non forniamo dettagliati piani di costruzione ma ci limitiamo ad indicare gli accorgimenti fondamentali per realizzare un soppalco con mezzi e tecniche alla portata della maggior parte di bricoleur.
Lavoro di carpenteria
Esclusi grossi lavori murari, la costruzione di un soppalco diventa principalmente un lavoro di carpenteria, in legno o metallica a seconda dei gusti e delle inclinazioni: consiste nell’installare, ad altezza determinata, una piattaforma solida e praticabile in grado di reggere un peso abbastanza considerevole (per esempio un letto con comodini ed una o due persone dentro), senza flettersi o rovinare al suolo.
Nel progettarlo, inoltre, bisogna ricordarsi di mettere in conto l’ingombro di una scala, che dev’essere comoda e sicura per non rendere inutile il lavoro con un accesso difficoltoso.
La piattaforma va sorretta da un’orditura di travi longitudinali poggiate sulle estremità di puntelli addossati e fissati al muro con squadre metalliche o (solo nei muri maestri) bloccate, con bulloni robusti, a staffe direttamente murate nella parete. Sulle travi si fissa il pavimento (truciolare di almeno 20 mm, assi di legno o piastre metalliche) curando attentamente che le giunzioni dei vari elementi cadano sulle travi di sostegno.
La sezione delle travi
Queste, naturalmente, debbono essere di sezione proporzionata al carico: per una lunghezza di m. 3,50, da non superare senza sostegni intermedi, si useranno travetti d’abete di prima scelta, senza nodi o fessure, di sezione almeno 80×180 mm, di costa e spaziati di non più di un metro; usando rovere o castagno la sezione potrà diminuire fino a circa 65×150; con travi di ferro a “I” non si dovrà scendere sotto la misura 50×100.
La piattaforma va sempre bordata con ringhiera ben fissata sia alle travi di sostegno, sia alle pareti.
L’industria dei mobili, comunque, mette a disposizione di chi non se la senta di affrontare un lavoro impegnativo, numerosi modelli di soppalco, già pronti o in scatola di montaggio.